Il sonno rappresenta una delle componenti più importanti della nostra vita, in grado di determinare la salute mentale e fisica dell’organismo.
Un sonno di qualità, che offra un adeguato ristoro, ci rende più attivi e capaci di affrontar al meglio gli impegni quotidiani, riduce lo stress e favorisce le funzioni fisiche e cerebrali.
Al contrario, un sonno insufficiente influisce negativamente sulla salute, sul lavoro e sulle relazioni sociali.
I fattori che influenzano la qualità del sonno sono molteplici ed in caso di problematiche ad esso legate si consiglia di contattare uno specialista che possa individuare le cause, stilare una diagnosi e consigliare una terapia adeguata. Qui inoltre potrai trovare altre informazioni sull’insonnia.
Detto questo, in questo articolo vedremo come funziona il ciclo del sonno, dando alcune utili informazioni che vi aiuteranno a capire meglio cosa succede quando dormiamo.
Perché abbiamo bisogno di dormire
Il sonno è un processo fisiologico, al pari della veglia, che trae origine dall’interazione di numerosi centri del sistema nervoso centrale.
Il sonno risulta fondamentale per diversi fattori:
- Crescita – Nei bambini e nei giovani adulti il sonno profondo aiuta e sostiene la crescita. Il corpo rilascia ormoni e produce proteine necessari allo sviluppo cellulare dell’individuo.
- Sistema nervoso – La mancanza di sonno influisce sulla memoria, sulle prestazioni e sulla capacità di elaborazione del pensiero. Se una persona non dorme a sufficienza, può sviluppare problemi neurologici, sbalzi d’umore ed allucinazioni. Il sonno contribuisce al benessere del sistema nervoso, dando possibilità alle cellule di rigenerasi.
- Sopravvivenza – Se una persona non dorme è desinata a morire. La mancanza di sonno accorcia la vita e danneggia il sistema immunitario.
- Benessere – Le persone che dormono poco e male sono più inclini a sviluppare patologie quali obesità, diabete e problemi cardiaci.
Le fasi del sonno
Il sonno presenta una regolare alternanza di fasi non Rem (sonno lento e sincronizzato) e Rem (sonno rapido e sincronizzato), costituita da una serie di cicli di durata simile tra loro.
Dopo essersi addormentata, una persona passa in modo progressivo dallo stadio 1 del sonno non Rem (fase crepuscolare, stato di veglia e sonno leggero) allo stadio 2 (sonno leggero, muscoli rilassati, coscienza sopita) poi si passa allo stadio 3 (il sonno diventa progressivamente più profondo ed allo stadio 4 (fase di sonno profondo effettivo, in cui l’organismo si rigenera).
In un periodo compreso tra 70 e 90 minuti dopo l’addormentamento si verifica la prima fase di sonno Rem, che dura circa 15 minuti.
Terminata la prima fase di sonno Rem, si conclude il primo ciclo che dura tra gli 80 ed i 100 minuti all’incirca.
Dopo il primo ciclo, ne seguono altri di durata costante, dove il sonno Rem tende ad aumentare in durata a discapito del sonno non Rem.
Gli stadi 3 e 4 (quelli in cui il sonno diventa via via più profondo) si fanno più brevi.
Durante il riposo notturno, il sonno Rem costituisce circa il 25% della durata totale del sonno.
Nell’alternanza tra i vari cicli si possono verificare momenti di veglia.
Cos’è il sonno REM?
Durante il sonno REM, l’attività cerebrale aumenta, avvicinandosi ai livelli osservati quando si è svegli. Allo stesso tempo, il corpo sperimenta l’atonia, che è una paralisi temporanea dei muscoli, con due eccezioni: gli occhi ei muscoli che controllano la respirazione. Anche se gli occhi sono chiusi, è possibile vederli muovere velocemente.
Si ritiene che il sonno REM sia essenziale per le funzioni cognitive come la memoria, l’apprendimento e la creatività
In questa fase i sogni si fanno più vividi, il che si spiega con il significativo aumento dell’attività cerebrale. I sogni possono verificarsi in qualsiasi fase del sonno, ma sono meno comuni e intensi nei periodi NREM. In totale, le fasi REM costituiscono circa il 25% del sonno negli adulti.
Cosa influenza le fasi del sonno?
Sebbene esista uno schema tipico per le fasi del sonno, possono esserci sostanziali variazioni individuali basate su una serie di fattori.
- Età: I neonati trascorrono molto più tempo nel sonno REM e possono entrare in una fase REM non appena si addormentano. Man mano che le persone invecchiano il sonno diventa sempre più leggero e si trascorre sempre meno tempo nella fase REM.
- Alcol: l’alcol e alcuni altri farmaci possono alterare l’architettura del sonno.
- Disturbi del sonno: l’apnea notturna, la sindrome delle gambe senza riposo (RLS) e altre condizioni che causano più risvegli possono interrompere un ciclo di sonno sano.
Approfondimenti e fonti esterne: