L’apnea notturna è un disturbo del sonno comune che conduce ad un’interruzione della respirazione, a causa della chiusura delle vie aeree superiori. La sindrome dell’apnea notturna è conclamata, e deve perciò essere curata, quando il numero di apnee di almeno 10 secondi è superiore a 5 per ogni ora di sonno.
Se trascurato, infatti, il disturbo diventa potenzialmente grave e può contribuire a malattie cardiache e diabete di tipo 2, accrescendo la probabilità di ictus e infarto.
Non è tuttavia sempre semplice rendersi conto di soffrire di apnea notturna. In questo articolo esporremo 5 segnali che possono fungere da campanelli d’allarme.
Russare
Il russamento è il primo segno che forse si sperimentano apnee notturne, soprattutto se lo si fa in maniera particolarmente rumorosa, roca e che può essere percepito dalle altre stanze della casa. Se si dorme da soli, risulta però difficile capire se si russa.
Svegliarsi per mancanza di respiro
La mancanza di respiro, soprattutto nei casi più gravi, induce al risveglio proprio per la difficoltà nel respirare. È infatti frequente svegliarsi all’improvviso con una forte sensazione di soffocamento o ansimando.
Soffrire d’insonnia
Se si soffre di apnea notturna il sonno può spesso non essere piacevole. Oltre ai continui risvegli per mancanza di respiro, è frequente avere un riposo disturbato a causa della costante necessità di urinare o per una sudorazione eccessiva.
Sentirsi stanchi durante il giorno
Altro sintomo è un forte senso di stanchezza nelle ore del giorno, che porta ad addormentarsi facilmente appena ci si siede. In generale è poi difficile mantenere alta l’attenzione e uno stato di vigilanza adeguato.
Avere fattori di rischio
Si deve infine considerare che altre patologie come l’obesità o l’ipertensione arteriosa sono spesso associate alla presenza di apnee notturne. Altri fattori di rischio sono l’alta assunzione di alcolici e il fumare. Se alcune di queste condizioni sono associate ai sintomi precedentemente descritti, è bene parlarne con il vostro medico.
Cosa fare se si soffre di apnee notturne?
Se dopo la necessaria indagine strumentale, ovvero la polisonnografia, vi è stata diagnosticata la sindrome dell’apnea notturna lo specialista suggerirà la terapia più adeguata alla gravità della vostra situazione.
I trattamenti di base riguardano l’impiego di dispositivi in grado di generare un flusso di aria continuo, così da impedire il collasso delle pareti delle vie aeree superiori. Se le apnee sono invece legate alla presenza di alterazioni anatomiche delle vie aeree, si può ricorrere alla chirurgia. In generale è consigliato seguire uno stile di vita sano: smettere di fumare e di assumere alcolici, ridurre il peso corporeo, dedicarsi ad un regolare esercizio fisico ed evitare l’utilizzo di sedativi prima di dormire.
La qualità del sonno è infatti il filo conduttore dell’intera problematica. Per questo anche i giusti prodotti per il riposo possono essere dei buoni alleati contro le apnee notturne. Il consiglio è di orientarsi verso materassi in memory foam di ultima generazione, capaci di abbracciare in modo confortevole il corpo.
La superficie infatti non deve essere troppo rigida, dato che bisogna garantire il naturale allineamento della colonna vertebrale, ma neanche troppo morbida perché è importante che offra comunque un buon supporto. Per un risultato eccezionale, puoi abbinare al materasso in schiuma, una rete a doghe strette e supporti ammortizzanti. L’effetto sarà un giusto equilibrio tra rigidità e morbidezza.
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